Il principe Sanjiro vorrebbe rendervi noto che Satsuma è un'antica potenza marittima che dovrebbe disporre di una marina pari alla vostra. Il principe è ricco e può pagare in oro o argento o carbone quanto è necessario per ottenere navi inglesi e istruttori inglesi...”.
Quasi subito Yoshi fu messo al corrente dell'offerta dalla spia Inejin e ne fu terribilmente dispiaciuto. Non aveva previsto né immaginato quella mossa che capovolgeva gli equilibri del potere.
Non importa, pensò cupo in quell'ora di tramonto.
Era nel suo rifugio al castello di Edo e dall'alto vedeva tutta la città, il cielo con le striature rosso sangue, qualche fuoco qui e là che illuminava la discesa delle tenebre.
Non importa, gli dèi ci giocano dei brutti tiri, sempre che gli dèi esistano. Ma dèi o no le cose non cambiano, è l'imponderabile a rendere la vita ciò che è.
Forse vincerò, forse no.
Questione di karma.
Ricorderò le parole del legato.
E avrò pazienza.
Ciò deve bastare.
No, non mi basta!
Si concesse di ripensare a Koiko in tutta la sua bellezza, alle ore felici vissute con lei, alla sua allegria.
Ciò lo rasserenò e lo calmò; pensare a lei gli fece ricordare Meikin e il suo ultimo desiderio: “Un bagno e indumenti puliti. Per favore”.
Sorrise, felice di averglieli concessi, anche se solo in virtù delle sue buone maniere.
“In questa vita” ridacchiò tra sé nell'aria della sera, “in questa valle di lacrime c'è bisogno di senso dell'umorismo, neh?”
Fine
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