Gai-Jin (170 page)

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Authors: James Clavell

Tags: #Fiction, #Action & Adventure

BOOK: Gai-Jin
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“Se era così segreto come mai ne siete al corrente?”

“Venne registrato nel libro di bordo, sir William, che fu riposto e conservato nella cassaforte privata del tai-pan e tutti i testimoni, Culum e Tess Struan, Aristotle Quance, Gordon Chen e naturalmente i pochi membri dell'equipaggio, giurarono solennemente che avrebbero mantenuto il segreto. Il cappellano, chi fosse non lo so, venne rispedito subito in Inghilterra.

L'altro funerale si svolse con tutta la pompa dovuta al tai-pan della Nobil Casa.” Il silenzio rimase sospeso nella stanza, rotto soltanto dal respiro del vento contro le imposte delle finestre; il pomeriggio era mite. Sir William disse: “Avete visto il libro di bordo?”.

“No, e neppure ne ho parlato con... con sua madre.”

“Tess Struan potrebbe confermare, e così Gordon Chen, qualora intendessero venir meno al giuramento e qualora lo volessero” precisò Jamie McFay.

Skye sedette più eretto sulla sedia. “Questa mattina la signora Struan mi ha chiesto se la storia che le aveva raccontato il suo defunto marito era vera. Fortunatamente ero in grado di confermarne alcuni dettagli.”

“E come mai?”

“Conobbi per caso un membro dell'equipaggio meno devoto alla segretezza degli altri. Un marinaio, Hennery Fairchild, non ho idea se sia vivo o morto, ma appena arrivai a Hong Kong, sir William, mi feci un punto d'onore di conoscere quante più notizie potevo sui membri della Nobil Casa, dei Brock, di Quance, della fondazione di Hong Kong, e delle... delle diverse forme di corruzione che si verificavano nelle alte sfere.”

Sir William annuì con espressione acida trovando che l'alito cattivo e i denti marci di Skye fossero più disgustosi del solito, e consapevole di alcuni scandali avvenuti prima del suo arrivo ma non di dominio pubblico.

“Questa è una testimonianza fondata su dicerie.”

“Non avrebbe molto valore in tribunale, sir William, ma non per questo è meno vera.” Che fare? si domandò il ministro. Devo fare la cosa giusta, per Dio.

Il giudizio di Parigi? No, qui ci si sta perdendo in un bicchier d'acqua.

“Molto bene, madame, noi abbiamo assoluto rispetto degli ultimi desideri del defunto. Jamie spedirà immediatamente il corpo a Hong Kong affinché venga sepolto in mare, immediatamente.” E una volta là, pensò Tess Struan e Angélique Struan se la vedranno fra loro e mi guarderò bene dal mettermi in mezzo.

Che cosa diavolo è successo ad Angélique? Non ho mai visto un cambiamento così veloce in una persona!

“Capisco che siete contraria a risalire a bordo della Prancing Cloud, quindi organizzeremo il vostro ritorno con il postale.”

“Vi ringrazio” rispose Angélique con calma, “ma no, sir William, il mio defunto marito non verrà rispedito come una carcassa a Hong Kong. No.”

“Per Dio, madame, se io lo ordino invece accadrà.”

“E vero, se lo ordinate, certo. Tuttavia, sir William...” gettò un'occhiata a Skye: “Qual è la mia posizione legale?”.

“Legalmente i desideri di un marito sostenuti dalla volontà della sua vedova dovrebbero avere la precedenza.”

“Prima di rispondere vorrei sapere dove sono le prove. Non esistono prove.

Quanto alla precedenza, rispetto a chi avrebbero la precedenza?” ribatté sir William con irritazione. “Precedenza rispetto alla signora Struan, Tess Struan, è questo che state dicendo? Dovremmo rifiutare qualsiasi considerazione nei suoi confronti?” Skye cercò di rispondere ma Angélique gli fece cenno di aspettare e disse: “Niente affatto. Se la Prancing Cloud parte immediatamente in dieci giorni sarà a Hong Kong e con il tempo a favore tornerà in altri dieci.

Aggiungiamo qualche giorno per sicurezza. Dottor Hoag, il vostro ghiaccio” disse con tono carico di disprezzo “sarà in grado di conservare le spoglie mortali di mio marito per il tempo necessario a mandare a prendere sua madre e portarla qui, qualora desiderasse venire?“.

Hoag stava pensando a Dirk Struan e alla sua leggendaria May-may, la sua amata compagna, e ai matrimoni interrazziali e a come avrebbe voluto non essere colpevole della morte di sua moglie, l'unico amore della sua vita.

Spesso aveva l'impressione di esserlo. Avrebbe dovuto amarla al punto di non sposarla, di non strapparla dalla sua tranquilla e serena vita indiana per portarla verso il disastro che temeva. E che puntualmente era accaduto.

Ancora una volta c'è il tuo futuro in gioco, vecchio Hoag. Vuoi aiutare questa ragazza o Tess Struan? Non dimenticare che è stato grazie a te se quel samurai assassino è vissuto abbastanza per spaventarla a morte.

“Dal punto di vista medico si potrebbe fare, ma sarebbe preferibile evitarlo” rispose gettando un'occhiata di sottecchi a Babcott facendogli cenno di non interferire. “Ma la decisione, sir William, è se deve essere mandato a Hong Kong oppure no. In caso di risposta negativa, credo che dovrebbe essere sepolto... come desidera sua moglie.” Sir William esitò, irritato dal fatto che la sua soluzione non venisse accettata. “Angélique, perchè siete tanto contraria a tornare con il corpo a Hong Kong, se non con la Prancing Goud, almeno con il postale?”

“Sono contraria perchè laggiù egli non sarà sepolto come avrebbe voluto, come il nonno.

Sua madre non ammetterà mai l'altra versione dei fatti, non può. Io sono la sua vedova e vi dico che i suoi desideri sono i miei, in tutta sincerità.” Sir William era incerto sull'aspetto legale per potersi pronunciare e soprattutto era preoccupato per Tess Struan, per la sua nuova posizione di capo della Nobil Casa, per l'opposizione scritta al matrimonio del figlio e di quello che avrebbe potuto fare se il corpo non le fosse stato rispedito.

Intanto parlerà di omicidio, pensò rabbrividendo.

E' ovvio che vorrà seppellirlo laggiù, in mare o in terra, indipendentemente dalla verità o dalla falsità di questa storia, e scommetto cinquanta sterline contro un penny bucato che cercherà di far annullare il matrimonio con buone probabilità di riuscirci. Così mia povera ragazza, che ti piaccia o no, stai camminando su un terreno pericoloso. “Ho paura che stiate tramutando un evento già di per sé drammatico in qualcosa di molto più complicato del necessario. Il povero ragazzo può essere seppellito in mare anche a Hong Kong. Perciò la cosa migliore...”

“Scusatemi se insisto, sir William” intervenne Skye come avrebbe fatto un brillante principe del foro in un controinterrogatorio, “ma, sempre che voi non stiate formalmente mettendo in discussione la legalità del matrimonio della mia cliente, quest'ultima gode di alcuni diritti.

Vi chiedo perciò di dare la vostra approvazione al volere del defunto e della sua vedova e di acconsentire a che la sepoltura avvenga qui.” Poi, ancora come un principe del foro che concluda l'arringa della difesa a bassa voce e con dolcezza, disse: “Malcolm Struan era nostro quanto loro, era di Yokohama, la sua tragedia è cominciata qui e qui dovrebbe concludersi”.

Malgrado la sua determinazione Angélique sentì che le lacrime cominciavano a rigarle le guance.

Ma non fece neppure un singhiozzo.

Capitolo 47


 

Dopo il commiato di sir William e degli altri, Skye e Jamie continuarono a discutere per un'ora davanti ad Angélique.

Niente di quello che dicevano faceva qualche differenza per lei.

Aveva perduto.

In seguito all'appassionato appello di Skye sir William aveva dichiarato: “Dolente ma non ho sentito neppure una ragione che mi convincesse a cambiare idea. Il corpo deve tornare a Hong Kong per la sepoltura, o con la Prancing Goud o con il postale. Lascio a voi la scelta, madame. Dichiaro chiuso questo incontro”.

Con amarezza Skye ribatté: “Se fossimo a Hong Kong potrei appellarmi con decine di motivazioni diverse, e tutte valide, ma qui sir William rappresenta tribunale, giudice e giuria. Non c'è tempo per andare a Hong Kong e ritornare qui”.

“Allora non c'è nient'altro da fare.” Jamie era cupo, scosso dalla storia che Angélique aveva raccontato.

“Dovete accettarlo, signora Struan. Non c'è altro da fare, maledizione.”

“Io non posso andare a Hong Kong... eppure devo prender parte alla cerimonia.”

“Concordo con voi” aggiunse Skye annuendo.

“Perché no? Che cosa potrebbe fermarvi, Angélique?” domandò Jamie.

“Tess Struan.”

“Che cosa può fare? Non può impedirvi di prendere parte al funerale e non può annullare il matrimonio. Secondo l'editoriale di Nettlesmith sull'edizione pomeridiana la vostra unione è perfettamente legale sebbene siate entrambi minorenni. Tornate con il vapore, farò in modo che parta insieme alla Prancing Goud.”

“No. Mi dispiace, Jamie, il signor Skye mi ha spiegato che l'editoriale esprime soltanto un'opinione. So che Tess Struan non lo seppellirà mai in mare come lui avrebbe voluto. Ne sono certa. E mi attaccherà in tutti i modi possibili. Prendete, leggete queste lettere dirette a Malcolm.” Entrambi gli uomini rimasero scossi dall'intensità dell'astio che traspariva da quelle pagine.

A disagio, Skye disse: “Peccato che non vi siano gli estremi per un'azione legale. Sosterrebbe che si tratta di lettere private scritte da una madre al figlio, una madre disperata e decisa a metterlo in guardia, come suo diritto, contro un matrimonio che disapprova, spingendosi persino, come la legge le consente, a proibirlo.

Quanto alle minacce contro di voi, contro la vostra persona, signora Struan, anche li non c'è niente con cui potremmo attaccarla”.

“Non è giusto” disse lei.

“Paradiso, e questo: “Se quella donna mette piede a Hong Kong farò in modo che... cosa ne dite?” Non volendo ferire ancora di più Angélique Jamie non lesse il resto della frase: farò in modo che tutte le persone onorate di Hong Kong conoscano la sua storia, quella di suo padre, di suo zio, e che sappiano che sua zia era attrice in una compagnia, composta di zingari e saltimbanchi, e delle sue finanze personali.

“Io non mi vergogno del fatto che mia madre fosse un'attrice” intervenne lei seccamente, “anche se quasi tutti gli inglesi considerano le attrici prostitute. Non lo era, non lo è mai stata.

E non erano nemmeno saltimbanchi. Quanto a mio padre, io non sono responsabile dei suoi errori... non ero senza un soldo, fu lui a rubare il mio denaro oltre a quello di altre persone.”

“Lo so.” Jamie si pentì di aver menzionato la lettera. “Paradiso, siete in grado di procurarvi delle prove della sepoltura di Dirk e May-may?”

“Oh sì, dal compratore Chen e dalla stessa Tess. Ma nessuno dei due vorrà darmi l'informazione né spingersi ad ammettere il fatto, non credete? Si farebbero beffe di noi e non riusciremmo mai a ottenere un ordine del tribunale per aprire la cripta di famiglia.” Skye tossì a lungo.

“La signora Angélique Struan deve tornare a Hong Kong con le spoglie mortali di suo marito perchè se non lo facesse danneggerebbe immensamente la sua posizione, sia dal punto di vista legale sia da quello pubblico.

Tuttavia andare a Hong Kong rappresenta un pericolo.” Aveva domandato a Babcott e a Hoag di modificare la dichiarazione del certificato di morte ma, come prevedibile, gli avevano risposto di non poterlo fare. “Dopo attenta riflessione ritengo che la signora Angélique abbia ragione di non voler correre questo rischio, per il momento, Jamie. Temo che a Hong Kong sarebbe assai più indifesa che qui.”

“Andate con lei, potrete fornirle tutta la protezione di cui ha bisogno.”

“E' vero, tuttavia uno scandalo sarebbe inevitabile e io lo voglio evitare a ogni costo, per il bene di tutti. Compreso quello di Tess Struan.

In fondo non è una cattiva donna se si guardano le cose dal suo punto di vista, quello di una madre.

Dopo attenta riflessione ritengo che un pò di chiasso sarà inevitabile... Il problema è come riuscire a minimizzarne l'entità.”

“Forse può essere contenuto” disse Jamie. “Tess non è una megera e a modo suo è sempre stata giusta.”

“Con me non sarà giusta” intervenne Angélique. “Io la capisco.

Soltanto una donna può davvero capire queste cose. Crederà che io le abbia rubato il figlio primogenito e che glielo abbia ucciso. Malcolm mi aveva messo in guardia contro di lei.”

“Per frenare Tess Struan abbiamo bisogno di tempo” disse Skye.

“Abbiamo bisogno di tempo per negoziare, e non ne abbiamo abbastanza prima del funerale.” Quando i due uomini la lasciarono nessuna decisione era stata presa.

Non importa, pensò lei. Seppellirò mio marito come lui avrebbe voluto, erediterò tutti i suoi beni terreni, sconfiggerò Tess Struan. E sarò vendicata.

Le lettere l'avevano ferita ma non quanto aveva immaginato. Le sue lacrime non erano uguali a prima. Non l'avevano lasciata prostrata. Perché non sono più come prima? Sono davvero diversa. Durerà? Lo spero davvero.

Oh, Madre benedetta, come sono stata stupida.

Attraverso la finestra vide che il giorno stava cedendo il posto alla notte e che nella baia le luci delle imbarcazioni sembravano spegnersi e accendersi con il movimento delle onde. Nel camino i pezzetti di carbone si assestarono facendo più vive le fiamme, che attrassero la sua attenzione. Che cosa doveva fare?

“Signorina.” Ah Soh entrò.

“Tai-tai, Ah soh! Sei sorda?” ribatté seccamente. Malcolm le aveva spiegato il significato della parola taitai e durante la sua ultima notte aveva costretto Ah Tok, Ah Soh e Chen a rivolgersi a lei con quel titolo, proprio davanti a lui. Skye le aveva ricordato di costringere i domestici a usarlo.

“Signorina vuole che io fare valigie chop chop?”

“Tai-tai. Sei sorda, heya?”

“Volete valigie, chop chop... tai-tai?”

“No. Domani forse” aggiunse a bassa voce.

“Signorina?” Angélique sospirò. “Tai-tai!”

“Signorina tai-tai?”

“Vattene!”

“Uomo di medicina vuole vedervi.” Angélique stava per dirle di mandarlo via poi cambiò idea: “Quale dottore?”.

“La rana, signorina tai-tai.” Era Hoag. Si, in effetti assomiglia a una rana, pensò, e si sorprese a sorridere.

Sì. Lo ricevo.

“Buonasera, dottore. Come state? Io bene, grazie.”

“Davvero?” Hoag aveva gli occhi arrossati per la fatica e il volto gonfio come sempre ma il senso di calore che emanava era benvenuto.

La scrutò con attenzione. “Sì, vedo che state bene. Ma siate cauta, non pretendete troppo da voi stessa, non esagerate, Angélique, comportatevi con saggezza.”

“Lo farò, lo prometto.”

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